giovedì 17 dicembre 2009

2^ Poesia dei miei anni verdi

Ruscello Antico

Ruscello antico
canterine
le tue acque riecheggiano
le gesta
dei vili e dei prodi.

Intrepido
trascinavi e vanificavi
le storie degli uomini:
i pianti e i clamori
le gioie e le morti.

Sicuro
a valle portavi
la vita ai miei Avi
che sacrificavano a te
per le messi copiose
che ad essi recavi.

Orgoglioso
con fraseggi pacati
a tratti tumultuosi
ritmavi il dono vitale
trasparente e salubre.

Ruscello Antico
mormoranti
le tue acque ignorano,ora,
le gesta dei vili e dei prodi.

Sommesso
pieghi il tuo corso
al volere degli uomini
cui ti ribelli talvolta
e rechi morti violente.

Incerto
a valle non porti
la vita ai miei figli
che maledicono me
per le povere messi.

Timido
con soffocati lamenti
a tratti terrificanti
ritmi il prodotto
cupo e mortifero.

Ruscello Antico
la violenza rendi
agli uomini d'oggi.
Non violentare,però, i figli miei
che a te canteranno
sagge promesse

Luigi G.B.D'Isa

1^ Poesia dei miei anni verdi

Come Ruscello...

Come Ruscello
culla di acque montane
precipitoso va
al mare che l'attende
e poi si calma
quando lo raggiunge

Così il mio cuore
trepidante
inizia il viaggio e in pace poi lo termina
quando giunge a te
o Donna!

Le labbra
le mie labbra
in mille frasi
d'amore, di ardore
di passione
vorrebbero aprirsi

Ma il bacio
il tuo bacio cocente
ritorna su esse
e impedisce l'intento

E poi...
poi viene il silenzio
profondo e commosso:
Le parole sarian profane

Luigi G.B. D'Isa (a 16 anni)